domenica 16 febbraio 2014

CENERI COME "CONCIME" NEI CAMPI E TUMORI TRA GLI OPERAI

L'indagine epidemiologica a Brindisi tutti la vogliono realizzare ma ancora non vede luce. Il Comune ha stanziato 200mila euro e ha sul tavolo una offerta del CNR per realizzarla. Dopo che gli epidemiologi della ASL nel tavolo tecnico del 2012 hanno dichiarato di non aver modo di effettuare attività che non siano strettamente legate ai compiti istituzionali, non resta che rivolgersi all'esterno. Ma questo è abbastanza comprensibile. Daltro canto il CNR di Lecce su Brindisi ha già prodotto studi che hanno ricevuto riconoscimenti da riviste internazionali: sulle malformazioni neonatali e sui ricoveri ospedalieri in rapporto alle concentrazioni di inquinanti registrate dalle centraline. Brindisi è anche inserita in uno studio del Centro Ambiente e Salute finanziato dalla Regione Puglia, l'indagine è stata anche votata in un ordine del giorno presentato alla Camera dall'on. Elisa Mariano in occasione dell'approvazione del decreto sulla Terra dei Fuochi che la prevede solo per Taranto e per la Campania.
Intanto si continua a scoprire che le ceneri della Centrale di Cerano "concimano" le nostre terre: Mesagne, San Vito ed ora anche Manduria. Se non si interviene subito tutta la nostra agricoltura subirà un colpo mortale. Ma oltre l'ambiente anche le persone continuano a patire questa situazione surreale. Nelle ultime settimane sono stati segnalati alla ASL ed alla Procura della Repubblica casi di tumore di possibile origine professionale: due casi di operai della Centrale ed uno del Petrolchimico. L'Istituto Superiore di Sanità ha consigliato si fare lo studio di coorte dei lavoratori, ma quando si comincerà?

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